VIAREGGIO. Doveva essere la prima di tante manifestazione programmate per il mese di ottobre a Viareggio e così è stato: i dipendenti della Viareggio Patrimonio, società partecipate del Comune che si occupa della riscossione dei tributi – ma anche di illuminazione, emergenza abitativa e impianti sportivi -, si sono radunati davanti al municipio assieme ai sindacalisti Massimiliano Bindocci e Michele Massari per chiedere certezze sul loro futuro. E, soprattutto, rispetto: i circa 70 dipendenti della Patrimonio rischiano, infatti, il posto di lavoro. Una vertenza che va avanti da mesi, con tanto di vertici in Prefettura a Lucca.

La Patrimonio è uno dei simboli del baratro in cui è andata a finire Viareggio: come sottolineato nella relazione dell’ispettore del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la società interamente ‘in house’ non ha versato 27 milioni di euro nelle casse comunali. E poi ci sono i debiti con il Cgc Viareggio per la gestione del Palazzetto dello Sport (circa 150mila euro) e quelli con i fornitori di metano per la piscina comunale (circa 190mila euro) che costringono il comitato gestore dell’impianto ad accollarsi varie spese per scongiurarne la chiusura.

Qualcuno, infine, ha sottolineato che l’amministratore unico Gian Luca Ruglioni è stato l’unico tra i presidenti, liquidatori e amministratori delle 14 partecipate del Comune a non aver ancora rassegnato le dimissioni nonostante le richieste del sindaco Leonardo Betti.

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ultimo aggiornamento: 06-10-2014


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